Oggigiorno il mercato sta per essere travolto da
un’enorme ondata esoterica, un fatto di che noi tutti, certamente, ci siamo
resi conto. Possiamo quasi scegliere qualunque cosa che ci piace meglio e
attribuirla alla fede; tuttavia, non sapendo come procedere correttamente, questa
cosa o procedura potrebbe perfino dimostrarsi pericolosa.
Da qualche tempo anche lo spiritismo è diventato
una merce, ma purtroppo nessuno si chiede se la merce è digeribile o
immangiabile, quanto si può sopportare e se sull’imballaggio è anche descritto
il vero contenuto.
Una delle azioni preferite per chi si è preso un
impegno spirituale o spiritistico è, di certo, l’imposizione delle mani. Sia
per guarire qualcuno o semplicemente per prestare assistenza emozionale a
qualcuno.
Quello che – tuttavia – non è mai stato preso in
considerazione è l’interazione che crea questo gesto sul livello delle
oscillazioni psichiche. Attraverso il voluto e consapevole contatto con
un’altra persona trasmettiamo non solo le nostre emozioni, ma anche i nostri
tratti del carattere (qualità morali) e tutto il resto che fa parte del nostro
campo energetico.
Quando imponiamo le mani, lavoriamo con la nostra energia
personale. Se non siamo vuoti come un recipiente appena vuotato, anche la ben
conosciuta energia “universale” (che dovrebbe essere usata con il Reiki) si
mischia con la nostra, prima di arrivare al ricevente. Quindi, noi trasmettiamo
sempre anche qualcosa di noi. Un canale
intasato non è in grado di trasmettere qualcosa così pura e limpida come
l’energia universale. Poi, non si sa se penetra qualcosina e passa… e, la
maggior parte della gente non è né libera né vuota perché rimugina in
continuazione i propri problemi quotidiani, ha disturbi psicosomatici o erra
nel mondo dei sogni. Logicamente questa gente s’incontra a un corso di
guarigione perché vuole anche liberarsi
dei propri problemi.
Dunque, quando imponiamo la mano su una persona
che ha paura o è irrequieta, può capitare che assorbe calma e tranquillità da
chi impone la mano perché questa è la sua voluta intenzione; se chi impone la
mano risulta una persona equilibrata e il suo carattere è moralmente limpido,
perché sta lavorando su se stesso, il paziente toccato diventerà ancora più
pacifico e calmo e ottiene le corrispondenti energie; tuttavia, può anche
capitare che chi impone la mano non si concentra sul paziente durante
l’attività che sta svolgendo che comincia a sognare, da mano libera ai suoi
sogni e così chi impone la mano diventa
una spugna che assorbe tutto.
Questo significa che assorbe le energie del
paziente e perfino i suoi tratti di carattere. Questo processo può essere
paragonato con la legge dell’equilibrio riguardante la diffusione. Se il focus
va all’interno, assorbiamo; se il focus si dirige verso l’esterno, di solito
emaniamo.
Qui si tratta di un’interazione che possiamo in
qualche modo dirigere con la nostra forza di volontà, ma se ignoriamo come
procedere, la faccenda può dimostrarsi assai difficile.
Poiché chi porta le energie emozionali,
caratteriali e psichiche che oscillano a una frequenza più bassa, le trasmette
alla persona che cerca di trasmettere energie oscillanti a una frequenza più
alta; di conseguenza, il risultato sarà un enorme carico per il portatore delle
energie oscillanti a una frequenza più alta.
Quest’ultimo non è in grado di schermarsi in
continuazione dirigendo, attraverso la sua volontà, il focus verso l’esterno e
da un’imposizione delle mani all’altra assorbe sempre più tipi di energie a
onde lunghe e se non ha mai imparato come scaricarle, può sviluppare danni
caratteriali, traumatismi emozionali, disturbi psichici e perfino gravi
malattie. Tutto quello che oscilla con onde più lunghe dell’energia personale,
si deposita in qualche parte del proprio campo energetico e modifica la sua
struttura di base. Più grosse che sono queste energie, più materiali saranno le
conseguenze per il portatore.
Perciò è molto importante di allontanare bambini e
adolescenti da queste attività, perché loro sono ancora all’inizio
dell’evoluzione della loro personalità.
Il campo energetico di un bambino che, nel caso
ideale, è purissimo e libero di qualsiasi carico, sarebbe veramente avvelenato,
perché non ha ancora allenato la sua capacità di concentrazione e non è capace
di dirigere il suo focus costantemente verso l’esterno (come potrebbe se anche
un adulto non è in grado).
Ad ogni modo, il confuso mondo dei pensieri di un
teenager è già un compito abbastanza ampio per lui e figuriamoci gli effetti e
impatti imprevedibili che potrebbero sorgere per lui stesso e l’altra persona dopo una tale corsa sulle montagne
russe energetiche.
L’empatia funziona in un modo molto simile, perché
entrambi si basano sulla legge dell’equilibrio.
Quando non siamo capaci di scaricare queste
energie – e ci sono certe tecniche provate – da una persona sana può diventare
un’ammalata, da un carattere equilibrato un aggressivo e da una personalità
psichicamente stabile una psichicamente labile.
Più si amplia la percezione di una persona, più
complicata diventa la faccenda per lei.
In linea di massima, voler aiutare e causare danni
sono due cose ben diverse, però si trovano sulla stessa moneta. Se bastasse
soltanto una volontà buona per essere protetto, nessuno si ammalerebbe più di
un’ulcera gastrica o soffrirebbe della sindrome di burn-out; la maggior parte
della gente sa molto bene come uno si sente nello stato di stress o di frenesia,
com’è rigirare problemi, sentirsi ferito o offeso e per questo porta un sacco
di zavorra con sé, purché non si conceda un time-out per svuotare il suo
recipiente.
Dunque, chi ha l’intenzione di dedicarsi
intensamente all’imposizione delle mani dovrebbe essere consapevole di quello
che succede sui livelli eterei o immateriali e non può far a meno di rafforzare
la sua volontà facendo esercizi per rinforzare la capacità di concentrazione e
per svuotare il suo recipiente.
Ma siamo sinceri: Chi osserva davvero se stesso
verificando per quanto tempo può dirigere il focus verso un’attività senza
perdersi nei suoi propri pensieri? Chi userebbe un cronometro per allenarsi?
Chi sarà disposto a lavorare su se stesso
in questo mondo effimero?
Ciascuno da solo deve trovar la risposta a questa
domanda!
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