Freitag, 12. Juli 2013

Le interazioni naturali quando si pratica l’imposizione delle mani

Oggigiorno il mercato sta per essere travolto da un’enorme ondata esoterica, un fatto di che noi tutti, certamente, ci siamo resi conto. Possiamo quasi scegliere qualunque cosa che ci piace meglio e attribuirla alla fede; tuttavia, non sapendo come procedere correttamente, questa cosa o procedura potrebbe perfino dimostrarsi pericolosa.

Da qualche tempo anche lo spiritismo è diventato una merce, ma purtroppo nessuno si chiede se la merce è digeribile o immangiabile, quanto si può sopportare e se sull’imballaggio è anche descritto il vero contenuto.

Una delle azioni preferite per chi si è preso un impegno spirituale o spiritistico è, di certo, l’imposizione delle mani. Sia per guarire qualcuno o semplicemente per prestare assistenza emozionale a qualcuno.

Quello che – tuttavia – non è mai stato preso in considerazione è l’interazione che crea questo gesto sul livello delle oscillazioni psichiche. Attraverso il voluto e consapevole contatto con un’altra persona trasmettiamo non solo le nostre emozioni, ma anche i nostri tratti del carattere (qualità morali) e tutto il resto che fa parte del nostro campo energetico.

Quando imponiamo le mani, lavoriamo con la nostra energia personale. Se non siamo vuoti come un recipiente appena vuotato, anche la ben conosciuta energia “universale” (che dovrebbe essere usata con il Reiki) si mischia con la nostra, prima di arrivare al ricevente. Quindi, noi trasmettiamo sempre anche qualcosa di noi.  Un canale intasato non è in grado di trasmettere qualcosa così pura e limpida come l’energia universale. Poi, non si sa se penetra qualcosina e passa… e, la maggior parte della gente non è né libera né vuota perché rimugina in continuazione i propri problemi quotidiani, ha disturbi psicosomatici o erra nel mondo dei sogni. Logicamente questa gente s’incontra a un corso di guarigione perché vuole anche  liberarsi dei propri problemi. 

Dunque, quando imponiamo la mano su una persona che ha paura o è irrequieta, può capitare che assorbe calma e tranquillità da chi impone la mano perché questa è la sua voluta intenzione; se chi impone la mano risulta una persona equilibrata e il suo carattere è moralmente limpido, perché sta lavorando su se stesso, il paziente toccato diventerà ancora più pacifico e calmo e ottiene le corrispondenti energie; tuttavia, può anche capitare che chi impone la mano non si concentra sul paziente durante l’attività che sta svolgendo che comincia a sognare, da mano libera ai suoi sogni e così chi impone la mano  diventa una spugna che assorbe tutto.

Questo significa che assorbe le energie del paziente e perfino i suoi tratti di carattere. Questo processo può essere paragonato con la legge dell’equilibrio riguardante la diffusione. Se il focus va all’interno, assorbiamo; se il focus si dirige verso l’esterno, di solito emaniamo.

Qui si tratta di un’interazione che possiamo in qualche modo dirigere con la nostra forza di volontà, ma se ignoriamo come procedere, la faccenda può dimostrarsi assai difficile.

Poiché chi porta le energie emozionali, caratteriali e psichiche che oscillano a una frequenza più bassa, le trasmette alla persona che cerca di trasmettere energie oscillanti a una frequenza più alta; di conseguenza, il risultato sarà un enorme carico per il portatore delle energie oscillanti a una frequenza più alta.

Quest’ultimo non è in grado di schermarsi in continuazione dirigendo, attraverso la sua volontà, il focus verso l’esterno e da un’imposizione delle mani all’altra assorbe sempre più tipi di energie a onde lunghe e se non ha mai imparato come scaricarle, può sviluppare danni caratteriali, traumatismi emozionali, disturbi psichici e perfino gravi malattie. Tutto quello che oscilla con onde più lunghe dell’energia personale, si deposita in qualche parte del proprio campo energetico e modifica la sua struttura di base. Più grosse che sono queste energie, più materiali saranno le conseguenze per il portatore.

Perciò è molto importante di allontanare bambini e adolescenti da queste attività, perché loro sono ancora all’inizio dell’evoluzione della loro personalità.

Il campo energetico di un bambino che, nel caso ideale, è purissimo e libero di qualsiasi carico, sarebbe veramente avvelenato, perché non ha ancora allenato la sua capacità di concentrazione e non è capace di dirigere il suo focus costantemente verso l’esterno (come potrebbe se anche un adulto non è in grado).

Ad ogni modo, il confuso mondo dei pensieri di un teenager è già un compito abbastanza ampio per lui e figuriamoci gli effetti e impatti imprevedibili che potrebbero sorgere per lui stesso e l’altra  persona dopo una tale corsa sulle montagne russe energetiche.

L’empatia funziona in un modo molto simile, perché entrambi si basano sulla legge dell’equilibrio.

Quando non siamo capaci di scaricare queste energie – e ci sono certe tecniche provate – da una persona sana può diventare un’ammalata, da un carattere equilibrato un aggressivo e da una personalità psichicamente stabile una psichicamente labile.

Più si amplia la percezione di una persona, più complicata diventa la faccenda per lei.

In linea di massima, voler aiutare e causare danni sono due cose ben diverse, però si trovano sulla stessa moneta. Se bastasse soltanto una volontà buona per essere protetto, nessuno si ammalerebbe più di un’ulcera gastrica o soffrirebbe della sindrome di burn-out; la maggior parte della gente sa molto bene come uno si sente nello stato di stress o di frenesia, com’è rigirare problemi, sentirsi ferito o offeso e per questo porta un sacco di zavorra con sé, purché non si conceda un time-out per svuotare il suo recipiente.
Dunque, chi ha l’intenzione di dedicarsi intensamente all’imposizione delle mani dovrebbe essere consapevole di quello che succede sui livelli eterei o immateriali e non può far a meno di rafforzare la sua volontà facendo esercizi per rinforzare la capacità di concentrazione e per svuotare il suo recipiente.
Ma siamo sinceri: Chi osserva davvero se stesso verificando per quanto tempo può dirigere il focus verso un’attività senza perdersi nei suoi propri pensieri? Chi userebbe un cronometro per allenarsi?
Chi sarà disposto a lavorare su se stesso in questo mondo effimero?

Ciascuno da solo deve trovar la risposta a questa domanda!

Keine Kommentare: