Dienstag, 22. September 2009

IL PENSIERO: ATTIVITA' E FORZA DELLA MENTE






IL PENSIERO: ATTIVITA' E FORZA DELLA MENTE


Dott. Vasconcelos Perez


2. parte


E' difficille per l'uomo controllare la mente. Una certa corrente della psicologia la paragona ad una scimmia (animale già irrequieto per nutura) impazzita ! Incessantemente attiva per natura la mente viene alimentata dall' orgoglio, spesso dall' egoismo, dal desiderio di successo sociale, dall' invidia, dalla sete di potere; questo lavorio continuo però ancora non merita il termine di pensiero, perché non è sotto controllo, non è orientato da un interesse dominante, sostenuto da una ferma volontà. La mente infatti opera indipendentemente dalla volontà e spesso in opposizione ad essa. Quando la volontà decisa è in grado di mantenere la mente concentrata, tranquilla, ferma su un' idea o un obiettivo da raggiunger, l'attività mentale esplica veramente e l' uomo può farne un buono o cattivo uso. Il tecnico che elabora un programma, lo scienziato che cerca di giungere alla soluzione di un problema o alla dimostrazione di un enunciato, fanno un uso regolato, organizzato, positivo delle proprie funzioni mentali. Queste persone sanno fare silenzio dentro di sé. Mantenere il silenzio interiore implica uno sforzo e un esercizio continuo, ma può portare, abituando la mente a una disciplina, ad usare positivamente il potere creativo del pensiero. L'uomo è in grado di dirigere l'attività della mente su una linea stabilita, in modo che esegua il compito che le viene assegnato. Se agisce in tal senso il suo "pensare" significa riflettere e sviscerare profondamente un argomento esaminandone implicazioni e significati; in tal modo non è in balia dei propri pensieri che lo spingono soltanto a vedere ed accentuare quanto corrisponde ai propri preconcetti o alle proprie preferenze.

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