Samstag, 19. September 2009

" I MECCANISMI DELLA MEDIANITA' " 25. parte





" I MECCANISMI DELLA MEDIANITA' "



Dott. Vasconcelos Perez

25. parte

Valenti studiosi e ricercatori del
secolo scorso hanno intuitivamente
cercato la strada della formazione di
base delle persone interessate; hanno
consapevolmente tracciato un solco che l'accettazione dei fenomeni, le facili
credenze, le illusorie certezze di coloro che si dichiaravano pronti a
collaborare,
mano a mano cancellavano. Qualcosa però è rimasto: gli orientamenti metodologici
sono stati dati e sono stati avvalorati dalle nuove conoscenze
scientifiche, la traccia di base non è stata cancellata né superata e ad essa
occorrerebbe attingere. Non è possibile infatti ignorare o sottovalutare la
serietà
e l'attenzione con cui studiosi come Allan Kardec, Léon Denis, Gustave
Geley e altri, hanno affrontato le problematiche e lo studio dei fenomeni
cosiddetti spiriti ci, giungendo all' unanime basilare affermazione che è
necessario stabilire regole precise e condizioni severe di studio e di
sperimentazione per poter dire: "Si possono conoscere e gestire le forze che
determinano ogni manifestazione, compreso ciò che viene definito
miracolo."

Probabilmente a questo punto ci farete notare che finora ci siamo dilungati
nel discorso "meccanismi della medianità", e che non abbiamo approfondito
le problematiche connesse al ruolo della persona o delle persone che scelgono di
essere "medium" nel contesto di un gruppo medianico. Così come abbiamo
solamente accennato, usando per altro un termine inconsueto, al ruolo del
"magnetizzatore" .

Questa apparentemente illogica impostazione del discorso, è imputabile
ad un motivo preciso: i componenti di un gruppo medianico serio e preparato
sono come anelli di una medesima catena, la cui capacità e forza di lavoro
non dipende dalla posizione dei singoli anelli, ma dal fatto che tutti gli
anelli
sono strutturati e dimensionati in modo tale che la funzionalità della catena
non
può che presupporre una struttura e una dimensione di base, identiche per ogni
anello.
Una volta stabilita e consolidata questa struttura di base, si potranno
apportare aggiunte o varianti al sistema già funzionante per potenziarlo.
Queste differenzazioni, indispensabili per la costituzione di un gruppo
medianico operative saranno il tema del
prossimo articolo.

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