Samstag, 19. September 2009

" I MECCANISMI DELLA MEDIANITA' " 22 parte





" I MECCANISMI DELLA MEDIANITA' "


.Dott. Vasconcelos Perez

22. parte

Contemporaneamente al lavoro su se stesso, all' esercizio di rafforzamento
della propria volontà e di controllo dell' emotività, cui abbiamo spesso
accennato, ogni componente del gruppo, indipendentemente dal ruolo che
assumerà poi nello stesso, deve cercare, attraverso il dialogo continuo, lo
scambio
di opinioni sui fatti via via osservati, l'individuazione e la verifica
reciproca
dei modi comportamentali, di instaurare
un rapporto armonico (all' inizio semplicemente di tipo sociologico) con
tutte le persone che hanno scelto di collaborare per il raggiungi mento
dell' obiettivo o degli scopi che il gruppo si propone.

Infatti la formazione di un gruppo medianico non può essere che lo
strumento, il mezzo per raggiungere altri obiettivi ben precisi e non
confondibili.
Lo scopo primario del lavoro medianico, della fatica medianica umana, è
quello di creare determinate "condizioni" perché il piano spirituale possa
"tangibilmente" manifestare la propria esistenza, andando oltre la semplice
affermazione della sopravvivenza dello spirito al corpo o l'invio di messaggi e
di
prediche, già tante volte ripetuti. Dalla realtà spirituale scaturisce la
possibilità
che uomini e spiriti, incarnati e non, uniscano tangibilmente le loro forze per
un unico scopo: trasmettere conoscenza e aiuto all'umanità sofferente, sempre
più oppressa dall' egoismo, dall' avidità, dallo strapotere di pochi incapaci o
corrotti, per il raggiungimento per ogni singolo individuo della sua dignità di
uomo.
Ma torniamo al primo obiettivo, senza il quale non sono perseguibili gli
altri: la formazione del gruppo.
Non si può stabilire un criterio di scelta e cercare le persone che si adattino
a questo criterio.
Sono le persone a dover chiarire i propri interessi e scegliere, in base a a
quelli in comune, gli impegni che un lavoro di gruppo comporta, per poi
chiarire e perseguire insieme gli obiettivi che nascono da questo interesse
comune.

Le "determinate condizioni" di cui parlavamo più sopra possono essere
create soltanto da persone che accettano prima di tutto di essere formate a tale
scopo.
Il termine formazione non deve però far pensare a persone indottrinate,
spogliate della propria personalità e delle capacità individuali, ma a persone
che
unite da comuni intenti, riescano a liberarsi da quegli atteggiamenti o modi
caratteriali non consoni al raggiungimento di un obiettivo basato su un
"concorso di volontà"

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