ALL' ANTICA DIATRIBA DEL CREDERE O NON
CREDERE NON SAREBBE UTILE SOSTITUIRE
LA SICUREZZA DEL " CONOSCERE " ?
Dott. Vasconcelos Perez
5. parte
Lo scopo primo che il mondo spirituale si prefiggeva
nel secolo scorso, nel momento in cui il fermento dei
nuovi studi psichici poteva fornire l'idea della strada da
percorrere, era questo: che l'uomo, animato dal desiderio
di conoscere , partendo da quanto gli è già noto,
analizzasse e approfondisse quegli aspetti e quei meccanismi
che, pur facendo parte della sua natura, ancora
non conosce a fondo, per poi ricercare aspetti sconosciuti
alla luce e con il supporto delle certezze acquisiti.
L'aspetto positivo di questo periodo risiede quindi
nella scoperta e nella valutazione di quei fenomeni,
chiaramente attribuibili alla complessa psiche umana, le
cui potenzialità vengono sviscerate a fondo e le cui
manifestazioni sono finalmente oggetto di studio della
nuova, scienza psicologica.
Infatti la natura ha in serbo infinite sorprese, ma
anche infinite conferme nel senso che parecchie intuizioni,
scaturite dall'osservazione di complesse manifestazioni
psichiche, possono portare alla conoscenza di una personalità
umana, immagine più esterna di una personalità
spirituale, innaturalmente confinata nel tunnel della
non conoscenza e destinata a sopravvivere.
Il mondo spirituale ha bussato e bussa a molte porte
per riscattare la sua realtà dai confini in cui è stata
relegta, allo scopo, come dicevo più sopra, di aiutare
l'uomo, ma anche di essere aiutato dall'uomo in uno
scambio reciproco e costruttivo.
L'inizio di questo secolo sembrò essere quindi il momento
ideale per il classico salto di qualità nel raggiungimento
della via maestra verso l' obiettivo da perseguire.
Fu invece soltanto un' illusione che in alcune parti
della terra , ma anche in alcuni piani del mondo spirituale,
perdura ancora laddove fenomeni o manifestazioni
eclatanti lasciano il tempo che trovano.
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