Dienstag, 22. September 2009

ALL' ANTICA DIATRIBA DEL CREDERE O NON CREDERE NON SAREBBE UTILE SOSTITUIRE LA SICUREZZA DEL " CONOSCERE " ?





ALL' ANTICA DIATRIBA DEL CREDERE O NON
CREDERE NON SAREBBE UTILE SOSTITUIRE
LA SICUREZZA DEL " CONOSCERE " ?


Dott. Vasconcelos Perez


3. parte


Di questa macchina si conoscono a fondo i meccanismi
più semplici, meno quelli più sofisticati la cui scoperta
potrebbe fornire la chiave per conoscere la vita, anche
la tanto ipotizzata vita oltre la vita .
Ma se ancora non si conoscono a fondo "la vita" nel senso
più ampio del termine è utile e possibile andare oltre ?
Direi di no.
Che cosa intendo per "vita nel senso più ampio del
termine"? Intendo vita nella sua interezza, nella sua
logicità, nella sua maturazione e organicità di intenti e di
obiettivi , nella sua esplicazione di potenzialità sempre
più manifestantesi fino a far sentire o supporre dapprima,
conoscere poi, un agente sconosciuto, ma passibile
di conoscenza: lo spirito incarnato.
La sua esistenza, individualità, sopravvivenza al soma
che trova nello spiritualismo la dimostrazione teorica e
dogmatica, può nello spiritismo trovare la dimostrazione
evidente, ripetibile, scientifica.
Facciamo per un istante mente locale alla miriade di
fenomeni più o meno eclatanti che si sono presentati
all' uomo neÌ corso dei secoli e specificatamente nel
secolo scorso e all'inzio di questo.
Ipotetiche personalità cosiddette spirituali si sono
presentate o hanno cercato di attirare l'attenzione dichiarando
a volte di manifestarsi allo scopo di istruire o aiutare l' umanità
a volte cercando soltanto di colpire la fantasia di soggetti
deboli e facilmente suggestionabili.
Salvo un preciso periodo fra la fine del secolo scorso
e l' inizio della seconda guerra mondiale ( durante il
quale ebbe luogo una fenomenologia di tipo fisico piuttosto
rilevante ) non si ha sentore di studi finalizzati ad
acquisire una conoscenza delle cause di certi effetti
obiettivamente osservati .


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