Samstag, 19. September 2009

SPIRITISMO: STUDI E RICERCHE SULL'UOMO 8.





SPIRITISMO: STUDI E RICERCHE SULL'UOMO



Dott. Vasconcelos Perera

Equilibrio psico-fisico e volontà

8. parte


Facendo un piccolo passo indietro torniamo
al fatto più volte considerato in queste
pagine, che tutto nell'universo vibra e
che i pensieri vibrano dentro e fuori dall' uomo,
producendo costantemente energia, quindi altre vibrazioni e mettendo in moto
meccanismi che portano notevoli variazioni di oscillazione nei ritmi di base del
cervello.

Sino ad ora, mediante le registrazioni dell'elettroencefalogramma
che ci danno
la
somma di attività neuroniche sincronizzate, cioè dei ritmi, è stato accertato
che l'attività
elettrica del cervello comporta vari tipi di onde che costituiscono attività
ritmiche denominate
attività o ritmi alfa, beta, theta, delta.

Secondo le nostre conoscenze, altre onde psichiche si propagano all interno e
all'esterno
del soma con velocità finita e comportano trasmissione di energie non
ancora rilevate dalle strumentazioni scientifiche e quindi, anche se
sporadicamente o
intuitivamente percepite, non ancora oggetto di studio approfondito da parte dei
ricercatori
della fisica energetica o della neurofisiologia.
La propagazione di queste onde o vibrazioni sottili, comporta variazioni di
intensità
dei campi elettro-magnetici sensibili e nello stesso tempo influenti sui
potenziali a
onde lente delle suddette vibrazioni. Le variazioni dovute alla propagazione di
queste
onde o radiazioni si ripercuotono sulle vie energetiche colpendo in particolar
modo,
per attrazione, quelle centraline o vortici di energia disseminati nel corpo
umano e corrispondenti
grosso modo ai plessi principali del sistema nervoso.

Una delle "centraline" più esposte e più sensibili a tali variazioni è
costituita dal
plesso solare, unitamente all' intero sistema vagale, venendo così a coinvolgere
sostanzialmente
rispettivamente il sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Se teniamo
conto del fatto che il plesso solare e il nervo vago rivestono una particolare
importanza
nel meccanismo della respirazione possiamo fare alcune considerazioni.

L'attività respiratoria nello stato di veglia è collegata a due sistemi: il
sistema di
controllo automatico-metabolico e il sistema comportamentale-volontario.
Mettendo in atto in modo corretto il sistema comportamentale volontario,
avvalendosi di tecniche precise, si può riuscire ad alleggerire dalle tensioni
maggiori,
almeno in parte, la rete di percorso delle energie elettro-magnetiche. Questo
permette
di raggiungere uno stato di rilassamento psico-fisico tale da stabilizzare il
ritmo Alfa
rendendone più alto il potenziale, costante l'intensità e facendo di quest'onda
mentale
una forza. Contemporaneamente e di conseguenza l'onda Beta assume un ritmo più
lento e sincronizzato, quasi come avviene nel sonno, pur essendo la mente vigile
ed
attiva. Infatti lo scopo dell'applicazione di queste semplici tecniche non è il
raggiungimeto
della passavità.
Se un soggetto si mette in una posizione passiva, lascia prima di tutto che il
campo
energetico che lo circonda sia bersagliato, divenendo quasi il ricettacolo di
qualsiasi
tipo di energia circostante. Invece, affinché il complesso di strutture
energetiche si alleggerisca
dei blocchi o carichi nella rete di percorrenza, occorre mettere in atto, in
ogni
fase del "lavoro" su se stessi, la volontà.
Ed eccoci ritornati al sistema di respirazione-comportarmentale- volontario che
presuppone
e sottintende, già come termine, essere legato a una certa attività. Tale
tecnica respiratoria
può comportare alcune difficoltà se la mente non è vigile (attenzione, mente
vigile non significa mente che produce o segue pensieri di vario genere).

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