" I MECCANISMI DELLA MEDIANITA' "
Dott. Vasconcelos Perez
34. parte
Assodato questo si può presupporre
ussista nello stesso ambiente una memoria
vibratoria e possa intervenire,
variando gli elementi del sistema, un
disturbo vibratorio imputabile a emanazioni sconosciute, interferenti con
quelle abituali.
Ecco la necessità, perché la cappa possa mantenere la propria forza di
attrazione
costante ed omogenea, che le emanazioni possano essere identificate
e manipolate.
Il disturbo che l'intervento nel lavoro di una persona anche soltanto in veste
di
assistente o spettatore, può recare
al medium e a tutta la catena è semplicemente attribuibile alle differenze
sopra accennate, alla mancanza di consuetudine. E' quindi rimediabile, ma
non in breve tempo. Al contrario l'abitudine al dialogo, alla comprensione e
tolleranza reciproche, l'acquisita capacità quindi di vibrare all'unisono, con
la
medesima intenzione e la medesima intensità, vanno a costituire nell 'ambiente
quella cappa di sostegno e attrazione ripetibile a volontà, verso la quale
e dalla quale il piano spirituale può essere attirato.
Riemerge a questo punto la necessità e l'importanza della figura del
magnetizzatore, guida del gruppo e, insieme al gruppo, difensore dei medium.
L' acquisizione della capacità di captare ed identificare le energie
dell'ambiente
(intendendo come ambiente l'insieme, gli stati d'animo delle persone
riunite e ciò che tutto questo viene a determinare nel luogo di riunione) è una
delle qualità non procrastinabili, una responsabilità che la guida del gruppo
deve
assumersi in piena consapevolezza.
La conoscenza delle leggi che regolano i vari tipi di vibrazioni non si
acquisisce
con una semplice teoria, ma provando e riprovando ed abituandosi a
percepire dapprima le vibrazioni più consuete e mano a mano quelle più
sottili, fino ad essere in grado di identificare e conoscere l'armonia o la
disarmonia
delle onde vibratorie più conosciute.
Keine Kommentare:
Kommentar veröffentlichen